Omnia Desk

Il 24 dicembre 2020, l’Unione Europea e il Regno Unito hanno raggiunto un accordo politico per la collaborazione e il commercio (Accordo) atto a regolare la loro futura relazione dopo la fine del periodo di transitorio previsto per il 1 gennaio 2021.


Il 30 dicembre 2020, il Parlamento del Regno Unito ha approvato il progetto di legge diretto a dare attuazione all’Accordo e a predisporre altre disposizioni concernenti l’Accordo. L’Accordo sara’ oggetto di dibattito in sede della Camera dei Lords l’8 gennaio 2021.

Ad oggi, l’Accordo raggiunto è applicabile in via temporanea da entrambe le parti a decorrere dal 1 gennaio 2021. 

Tale Accordo è un documento complesso e articolato che si compone di 1256 pagine concernenti importanti tematiche di diversa natura afferenti anche il RGPD.

Al riguardo, l’Accordo stabilisce che l’Unione Europea e il Regno Unito devono continuare a mantenere alti gli standard per la protezione dei dati consentendo a ciascuna parte di poter determinare liberamente le normative applicabili nei loro rispettivi territori (Part Three, Title 1, Article LAW.GEN.4).

Dal 1 gennaio 2021, secondo una misura provvisoria dell’Accordo, il Regno Unito non sarà ritenuto un Paese Terzo ai fini del RGPD. Da ciò si conviene che, le restrizioni sul trasferimento dei dati tra l’Area Economica Europea e il Paesi Terzi non saranno applicabili al Regno Unito. Pertanto, i dati continueranno a fluire tra l’Area Economica Europea e il Regno Unito senza il bisogno di avvalersi di clausole contrattuali standard o di altre misure di adeguamento (Part Seven, Article FINPROV10.1A sub article (1). Sub article (2) specifically includes Norway, Lichtenstein and Iceland). Questa misura provvisoria consente di superare l’esigenza di ricorrere alle clausole contrattuali standard per i trasferimenti dei dati da un titolare del trattamento a un altro titolare del trattamento (controller –to- controller) o da un titolare del trattamento al responsabile del trattamento dei dati (controller- to-processor).
Tale misura provvisoria verrà a decadere nel caso in cui la Commissione Europea riconosca al Regno Unito lo status di territorio adeguato ai fini del RGPD (ossia equivalente rispetto a quello dell’Unione Europea). L’attuale testo dell’Accordo non dispone in merito, ma si limita meramente a riconoscere che tale status dovrebbe essere rilasciato. 
In ogni caso, l’efficacia della misura provvisoria risulta essere limitata a un periodo di 4 mesi dalla data in vigore dell’Accordo, che potrà essere esteso per un ulteriore periodo di 2 mesi, fatto salvo il mancato assenso del Regno Unito o dell’Unione Europea sul dare attuazione a tale estensione. 
L’Accordo non affronta in dettaglio la circostanza in cui una decisione sul riconoscimento dell’adeguatezza del RGPD del Regno Unito non venga presa dalla Commissione nel prestabilito periodo massimo di 6 mesi, comportando che in mancanza di tale riconoscimento, il Regno Unito andrebbe a ricadere nella posizione di Stato Terzo necessitando l’adozione di clausole commerciali standard e di altre misure di adeguamento per il trasferimento legittimo di dati.
La misura provvisoria condiziona il Regno Unito a mantenere in vigore l’attuale regolamento generale sulla protezione dei dati e a preservarlo da eventuali emendamenti (Part Seven, Article FINPROV10.1A sub article (1) and (3)).

 

Nota Importante: l’articolo non è diretto a fornire una guida completa o un parere legale sull’Accordo – in particolare, specifiche problematiche e tematiche trattate nel su indicato articolo richiedono ulteriori e specifici approfondimenti.

A cura del Team per la Tecnologia e la Protezione dei Dati Personali dello studio legale EMW Law LLP 

Caterina Iodice
Consultant Solicitor e Avvocato
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